Bibliotheca Culinaria ha intervistato il nostro chef, Antonio Danise , che racconta la preparazione, la tempisitica e la presentazione di questo piatto.
Clicca qui per leggere tutti i dettagli.
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State cercando un’idea che stupisca i vostri ospiti durante le feste? Che sia veloce, facile e divertente anche per i piccoli di casa?
Le classiche casette decorate di pan di zenzero sono una delle tradizioni natalizie più amate da grandi e piccini, ma quest’anno si sta facendo strada una nuova tendenza altrettanto gustosa, creativa e semplice da realizzare, le Charcuterie Houses. Si tratta di piccole casette costruite con formaggio stagionato, salumi tipici e verdure fresche di stagione, da preparare senza bisogno di utilizzare i fornelli e in poco tempo.
Non si tratta di un’invenzione dell’ultimo momento, ma stanno letteralmente spopolando sui social man mano che si avvicina il Natale, probabilmente perché sempre più persone cercano soluzioni originali, veloci e d’effetto per la tavola delle feste e i pranzi in famiglia.
Cerchiamo ora di darvi qualche buon consiglio per creare una perfetta e originale Charcuterie House, che sicuramente lascerà tutti a bocca aperta e potrà essere ideata con l’aiuto dei più piccoli.
Il primo passo per realizzare una bellissima casetta di salumi è trovare una superficie come un vassoio per i salumi, un tagliere o un piatto da portata in ceramica decorata, meglio se con un bordo che possa contenere il parmigiano grattugiato per simulare una copiosa nevicata.
Successivamente, si passa a erigere la vera struttura della casetta. Le pareti si possono costruire con cracker, pretzel, schiacciatine, gallette o altre sfoglie un po’ rigide e consistenti che normalmente si usano per gli aperitivi. Una volta creata la struttura di base, si può glassare e decorare con fettine di salumi, formaggi e verdure di stagione a piacere crude o anche cotte. Delle mozzarelline si possono trasformare in un bel pupazzo di neve con uno stuzzicadenti e per il vialetto di casa basta qualche mandorla sgusciata. I ramoscelli di rosmarino si possono trasformare in piccoli abeti e qualche fettina di pane tostato sarà perfetta per porte e finestre.
Insomma, lo avete capito, basta dare spazio alla fantasia!
Se la vostra abitazione è piuttosto calda, è meglio tenere la casetta in un luogo più fresco fino a quando non verrà servita in tavola. Questa casetta, del tutto nuova e originale, potrebbe diventare una tradizione di famiglia da ripetere nei prossimi anni. Un modo gustoso per un antipasto saporito da servire sulla tavola delle feste!
Abbiamo, sin dall’apertura del ristorante, cercato di proporre una tipologia di ristorazione di qualità che si fondi sull’artigianalità e il rispetto del buon made in Italy, in piena sinergia con la storia della struttura e della famiglia Necchi.
I nostri piatti e i nostri menu’ nascono da un attenta ricerca e selezione dei migliori produttori locali e delle migliori materie prime di cui dispone il territorio della Lomellina. Quest’ultime si miscelano alle origini campane del nostro Chef Antonio Danise.
Il menù e i piatti cambiano e mutano con il susseguirsi delle stagioni. L’obiettivo è quello di valorizzare il più possibile gli ortaggi, i frutti e le erbe aromatiche provenienti dal nostro orto.
Procedimento:
Fare cuocere a fiamma bassisima il Carnaroli all’interno del latte di riso con la bacca di vaniglia, precedentemente spolpata, e lo zuccehero semolato . Quando il riso risulta cotto frullare il tutto con l’ausilio del thermomix al fine di ottenere una crema liscia e priva di grumi; coprire con la pellicola e lasciare raffreddare . Aggiungere al composto la colla di pesce ammollata e strizzata ed in fine la panna semi-montata e lo yogurt magro: miscelare delicatamente utilizzando una frusta da pasticceria evitando che la massa perda di consistenza . Versare il composto all’interno degli stampi in silicone e congelare.
Polpa di frutto della passione g.300
Acqua g.200
Agar-Agar g.10
Zucchero semolato g.100
Procedimento:
Versare la polpa di frutto della passione all’interno degli stampi semisferici e fare congelare. A parte realizzare la gelatina realizzando uno sciroppo di acqua e zucchero portato a bollore con l’agar-agar. Portare la gelatina a 45 gradi ed immergervi all’interno le sfere di frutto della passione ripetendo l’operazione per due volte al fine che si crei una spessa pelicola protettiva.
Disporre la mousse di riso e yogurt al centro del piatto, adagiare su di essa la sfera di frutto della passione.
Abbiamo, sin dall’apertura del ristorante, cercato di proporre una tipologia di ristorazione di qualità che si fondi sull’artigianalità e il rispetto del buon made in Italy, in piena sinergia con la storia della struttura e della famiglia Necchi.
I nostri piatti e i nostri menu’ nascono da un attenta ricerca e selezione dei migliori produttori locali e delle migliori materie prime di cui dispone il territorio della Lomellina. Quest’ultime si miscelano alle origini campane del nostro Chef Antonio Danise.
Il menù e i piatti cambiano e mutano con il susseguirsi delle stagioni. L’obiettivo è quello di valorizzare il più possibile gli ortaggi, i frutti e le erbe aromatiche provenienti dal nostro orto.
Procedimento
Preparare la confettura di limoni: lavare i limoni a disposizione, eliminare i semi interni e massaggiarli con il sale e lo zucchero a disposizione, chiudere all’interno di un sacchetto sottovuoto e lasciare maturare per 48 ore. Frullare i limoni all’interno del termomix e setacciare il composto ottenuto.
Parare l’asado di manzo: condirlo con sale, olio, pepe e le erbe aromatiche a diposizione, sigillare sottovuoto e cuocere a bassa temperatura ( 58° per 12 ore ). Raffreddare rapidamente dopo la cottura e tagliare ottenendo piccoli quadrati regolari.
Tostare il Carnaroli con l’olio extra vergine d’oliva, sfumare con il vino bianco a disposizione e iniziare la cottura con l’aggiunta di brodo vegetale: cuocere per 13 minuti continuando a girare. Al termine della cottura proseguire mantecando con burro e grana padano al fine dell’ottenimento di una consistenza cremosa.
Abbiamo, sin dall’apertura del ristorante, cercato di proporre una tipologia di ristorazione di qualità che si fondi sull’artigianalità e il rispetto del buon made in Italy, in piena sinergia con la storia della struttura e della famiglia Necchi.
I nostri piatti e i nostri menu’ nascono da un attenta ricerca e selezione dei migliori produttori locali e delle migliori materie prime di cui dispone il territorio della Lomellina. Quest’ultime si miscelano alle origini campane del nostro Chef Antonio Danise.
Il menù e i piatti cambiano e mutano con il susseguirsi delle stagioni. L’obiettivo è quello di valorizzare il più possibile gli ortaggi, i frutti e le erbe aromatiche provenienti dal nostro orto.
Pratichiamo una cucina sincera, fatta di sapori e profumi di casa, con l’obiettivo di suscitare ricordi ed emozioni.
Procedimento
Disporre 500 cl. di acqua in due pentole.
Nella prima pentola preparare il primo infuso con: g. 10 di sale, pistilli di zafferano, tre zeste di limone di Sorrento e aceto di miele. Portare alla temperatura di 80°C.
Nella seconda pentola preparare il secondo infuso con: lavanda, pepe rosso e nero, aglio, cardamomo e salvia. Portare alla temperatura di 90° C.
Scaldare la piastra di sale di Cervia in forno a 200° C per 10 minuti.
Porzionare il merluzzo in otto trancetti di uguale misura. Condire i primi quattro trancetti, a disposizione, con olio e zeste di limone grattugiato; disporli sulla piastra di sale cuocendoli 1 minuto per lato.
Cuocere i restanti 4 trancetti nella seconda infusione a 90° C per 3 minuti, a fine cottura condire con olio e sale alla vaniglia.
Tagliare a cubetti il pane raffermo e tostarlo in forno a 200° C per 1 minuto.
Condire lo spinacio novello con olio extra vergine e sale e realizzare un battuto con i pomodori semisecchi San Marzano.
Disporre nel piatto di portata un trancetto di merluzzo cotto in infusione di acqua e un trancetto cotto su piastra di sale: su ogni singolo trancetto di merluzzo versare il battuto di pomodori secchi. Quindi aggiungere 5 cubetti di pane raffermo, lo spinacino novello e i fiori eduli.
Completare il piatto versando l’infuso di acqua a base di pistilli di zafferano, lavanda e aceto di miele.
Per non perdervi le altre ricette del nostro Chef, cliccate qui.
Abbiamo, sin dall’apertura del ristorante, cercato di proporre una tipologia di ristorazione di qualità che si fondi sull’artigianalità e il rispetto del buon made in Italy, in piena sinergia con la storia della struttura e della famiglia Necchi.
I nostri piatti e i nostri menu’ nascono da un attenta ricerca e selezione dei migliori produttori locali e delle migliori materie prime di cui dispone il territorio della Lomellina. Quest’ultime si miscelano alle origini campane del nostro Chef Antonio Danise.
Il menù e i piatti cambiano e mutano con il susseguirsi delle stagioni. L’obiettivo è quello di valorizzare il più possibile gli ortaggi, i frutti e le erbe aromatiche provenienti dal nostro orto.
Pratichiamo una cucina sincera, fatta di sapori e profumi di casa, con l’obiettivo di suscitare ricordi ed emozioni.
Procedimento
Pulire il Polpo e disporre i tentacoli all’interno di un sacchetto sottovuoto con olio, sale, pepe e Olio extra vergine d’oliva. Fare cuocere alla temperatura di 83°C per 3 ore.
Tagliare i tentacoli in piccoli cubetti da 2 cm ciascuno e passarli prima internamente nell’albume e poi nella farina di mais, lasciando scoperte le ventose. Immergere il polpo in olio di semi di arachidi precedentemente preriscaldato alla temperatura di 185°C, salare e pepare.
Procedimento
Far rosolare in una padella l’olio Evo, lo scalogno precedentemente tritato e aggiungere le patate e il sedano rapa precedentemente mondati e tagliati in piccoli pezzi.
Aggiungere il brodo vegetale e lasciare cuocere per 30 minuti. Frullare il composto alla massima velocità nel thermomix.
Con una parte delle patate, attraverso l’ausilio di un coppa pasta di forma circolare, ottenere dei cilindri che saranno sbollentati e cotti in forno alla temperatura di 175°C per 12 minuti. Colorare i cilindri ottenuti con il nero di seppia.
Procedimento
Denocciolare le olive nere Taggiasche, tritarle finemente e tamponarle in maniera tale da eliminare l’umidità in eccesso.
Disporre il trito di olive su carta da forno e fare essiccare in forno alla temperatura di 70°C per 15 ore. Frullare le olive ottenute in maniera tale da ottenere una polvere fine ed asciutta.
Disporre al centro del piatto la crema di sedano rapa, adagiare su di essa i cilindri di patate al nero di seppia.
Su ciascuno cilindro posizionare il polpo in veste di farina di mais. Ultimare la preparazione spolverando il polpo e la crema con la cenere di olive taggiasche.
Abbiamo, sin dall’apertura del ristorante, cercato di proporre una tipologia di ristorazione di qualità che si fondi sull’artigianalità e il rispetto del buon made in Italy, in piena sinergia con la storia della struttura e della famiglia Necchi.
I nostri piatti e i nostri menu’ nascono da un attenta ricerca e selezione dei migliori produttori locali e delle migliori materie prime di cui dispone il territorio della Lomellina. Quest’ultime si miscelano alle origini campane del nostro Chef Antonio Danise.
Il menù e i piatti cambiano e mutano con il susseguirsi delle stagioni. L’obiettivo è quello di valorizzare il più possibile gli ortaggi, i frutti e le erbe aromatiche provenienti dal nostro orto.
Pratichiamo una cucina sincera, fatta di sapori e profumi di casa, con l’obiettivo di suscitare ricordi ed emozioni.
Procedimento
Mondare le cipolle, tagliarle a julienne sottile e farle appassire in padella a fiamma bassissima con l’acqua.
Quando le cipolle risulteranno appassite e avranno assorbito tutta l’acqua aggiungere l’olio evo e fare rosolare.
Successivamente aprire le uova d’oca all’interno di una bastardella in acciaio, aggiungere la panna, il sale fino, il pepe, il Grana Padano grattugiato ed infine la cipolla precedentemente raffreddata.
Amalgamare il tutto con una frusta e versare il composto ottenuto all’interno di uno stampo in silicone di forma cubica precedentemente unto con il burro a disposizione.
Fare cuocere in forno a vapore alla temperatura di 150° a misto vapore per 20 minuti, sfornare, raffreddare e sformare .
Procedimento
lavare le foglie di alloro , tamponarle con carta assorbente, disporle su una teglia rivestita con carta da forno e asciugare in forno alla temperatura di 70 gradi per circa 4 ore. Frullare le foglie essiccate in forno attraverso un pacojet, setacciare la polvere ottenuta
Procedimento
Grigliare le croste di Grana Padano ed immergerle in acqua insieme alle cipolle, il sedano, le carote e l’alloro a disposizione.
Fare cuocere il composto per 45 minuti non oltrepassando mai la temperatura di 85°C.
Filtrare la preparazione ottenuta e mantenere in caldo fino al momento del servizio.
Disporre il souffle’ al centro del piatto, spolverare la superficie con la polvere di alloro, versare il consomme’ di croste di Grana Padano grigliate e ultimare con la foglia di Nasturzio.